Alcuni episodi febbrili per i bambini sono normali anche in estate. Non preoccuparti e prenditi cura del tuo cucciolo bollente.
Sì, il vostro bimbo è la cosa più cara e bella che avete al mondo. Sì, vederlo crescere sano e forte è ciò che desiderate di più al mondo. E sì, quando le vostre labbra incontrano la sua fronte scoprendola calda è lecito un minimo di subbuglio. Ma no, assolutamente no, non è il caso di allarmarsi per un po’ di febbre. Occorre, invece, sapere quali sono le mosse giuste per curare ben il bimbo stando ben attente a non lasciare niente al caso. Per prima cosa, quindi, specifichiamo alle mamme ansiose (ma anche a tutte le altre!) che è lecito parlare di episodio febbrile solo dopo che la temperatura ascellare o inguinale supera i 37.5° C.
Solo ed esclusivamente in questo caso dovete porvi le seguenti domande
Devo preoccuparmi seriamente e richiedere una visita urgente? Se il bambino ha meno di tre mesi sì. Diversamente solo in caso di vomito o diarrea gravi, convulsioni febbrili (in atto ho avute nel corso di episodi precedenti) e se la temperatura è davvero elevata nonostante le medicine.
Devo chiamare subito il pediatra? Se il bimbo ha meno di un anno è meglio di sì. Altrimenti è meglio aspettare 24-48 ore monitorando non solo la febbre ma le condizioni generali di salute. Se gli antifebbrili a cui il piccolo è abituato, invece, non funzionano fin dal primo giorno è lecito fare subito una telefonata al medico, anche se vostro figlio ha più di un anno
Quando è il caso di somministrare dei farmaci? Quali? Se la febbre supera i 38°C è meglio somministrare al piccolo, in base al peso all’età così come riportato nel foglietto illustrativo, un farmaco a base di paracetamolo come ad esempio la Tachipirina, lo aiuterà a riposare meglio e a non avvertire i dolori tipici della febbre
Non mangia, come faccio? Se non mangia, specialmente con il caldo, non forzarlo. Preparagli cose leggere, fresche, proponigli un gelato o qualcosa che di solito sai che gli piace, a patto che sia facilmente digeribile. Controlla piuttosto che beva abbastanza. Invitalo a bere spesso e a sorsi piccoli acqua, camomilla, the e qualche bevanda zuccherata ma non pesante
Cos’altro posso fare per lui? Coccolalo, stagli vicina: è particolarmente vulnerabile, si sente indifeso, spesso non capisce alla perfezione cosa stia succedendo al suo corpo, smania perché a letto si annoia. Spiegagli i suoi sintomi in modo che li comprenda e che non lo spaventino, gioca on lui, raccontagli una fiaba. E stai bene attenta a non fare il classico errore di coprirlo troppo.
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